Asaf crede da sempre che il valore di ogni singola persona vada oltre all’effettiva competenza tecnica che questa può apportare nel quotidiano. Curare la componente umana infatti è fondamentale per permettere ai collaboratori di esprimere il meglio di sé stessi durante lo svolgimento del lavoro.
Per questo motivo quando abbiamo ri-progettato l’organizzazione aziendale tenendo come punto fermo il concetto di open innovation che tenesse conto della componente umana dei soggetti attori.
Oggi infatti non riteniamo una scelta adatta alle esigenze di Asaf quella di fare affidamento solamente sulle proprie tecnologie, sul proprio know-how. Non possiamo e non vogliamo investire unicamente nelle nostre risorse interne.
Affidarsi all’open-innovation non vuol dire che non siamo padroni di un determinato know-how, ma semplicemente che generiamo più valore da una condivisione e confronto con elementi esterni di quanto non potremmo ottenere tenendoci tutto in azienda, senza condividere nulla.
Non solo quindi operiamo in una organizzazione più snella ma abbiamo anche la possibilità di assimilare il know-how di risorse esterne che provengono da background differenti riducendo al minimo il rischio di percorrere strade sbagliate e che ci sembrano ragionevoli solo perché percorse da anni.
Non vogliamo infatti correre il rischio di percorrere una strada semplicemente perché “si è sempre fatto così”. Un approccio infatti estremamente rischioso per tutta l’organizzazione aziendale e per i professionisti che ci lavorano perché esclude qualsiasi tipo di crescita e se c’è un errore nei processi questo ce lo si porta avanti indefinitamente.
Puntando ad un meccanismo di informazioni condivise invece ci mettiamo sempre alla prova e non è detto che non si debba rivedere alcune metodologie che prima ci sembravano corrette, a meno che non sia un processo universalmente validato.
Procedure per supportare l’attività
In Asaf vogliamo rendere ogni risorsa interna ed esterna responsabile del proprio processo produttivo, capace di gestire la situazione e di diventare a sua volta un consulente in quel determinato ambito.
Mettere i propri collaboratori nelle giuste condizioni di lavorare è fondamentale. Per questo motivo definiamo procedure che spiegano in maniera chiara e semplice tutto ciò che bisogna fare per portare a termine un determinato lavoro è per noi necessario.
In questo modo evitiamo incomprensioni e colli di bottiglia nello svolgimento del flusso lavorativo, a volte dovuti a fattori esterni, altre dovuti a poca chiarezza nei ruoli.
Consulenza come parte dell’organizzazione
Non ci limitiamo a vendere un macchinario. Vogliamo anche essere consulenti per il nostro cliente ed è per questo che abbiamo fatto un profondo lavoro di organizzazione delle risorse interne ed esterne della nostra azienda.
Ogni risorsa diventa un consulente per una controparte.
Se il cliente ha bisogno di assistenza potrà parlare direttamente con il responsabile del ciclo produttivo per confrontarsi su come far performare al meglio il macchinario.
Abbiamo così creato una struttura capillare e flessibile che può rispondere alle esigenze di ogni cliente in modo del tutto personalizzato e gestire il progetto dall’inizio alla fine. Ci avvaliamo per questo di risorse interne ed esterne per portare il maggior valore possibile in azienda, ai dipendenti, ai manager ed anche alla direzione stessa.
Crediamo infatti che la contaminazione tra più know-how sia elemento fondamentale per affrontare i problemi con differenti approcci, adeguati a seconda della situazione particolare che ci troviamo di fronte.
Solo così possiamo puntare ad offrire al nostro cliente un prodotto eccellente sotto ogni punto di vista. Da quello tecnico, all’esperienza di customer care pre e post vendita.